
In questo ritratto la giovane emerge da un fondo vibrante, segnato da segni rapidi e materici che frammentano lo spazio.
La cuffia rosa non è un semplice accessorio: disegna un’intermittenza tra protezione e isolamento, rendendo il volto una sorta di maschera sospesa tra intimità e estraneità. Gli occhi, velati di delicatezza, evocano un cinema silenzioso dove ogni movimento invisibile suggerisce un dramma interiore.
Il contrasto tra il gesto misurato della figura e la furia gestuale dello sfondo apre una tensione drammatica: la ragazza, bella e ferma, diventa locus di una quiete inquieta, suggerendo che dietro l’apparente serenità si nascondano conflitti polari. Il linguaggio materico dello sfondo amplifica questa ambiguità, trasformando la tela in un campo di sedimentazioni emotive, come se la memoria, antica e fragile, si depositasse sul corpo.
La ragazza con la cuffia rosa riassume la poetica di Guarnera: un impegno verso la figura umana sospesa tra il visibile e il pensato, tra il gesto quotidiano e l’evento simbolico. Un invito a leggere l’istantaneo: non come un fermo immagine neutro, ma come un archivio di verità recondite.
L’opera è stata esposta per PassepArTout Unconventional Gallery presso UNAHOTELS Expo Fiera (MI) nel giugno del 2023 e a settembre dello stesso anno anche alla Villa Cosentino di Valverde (CT) nella raccolta personale EX ISTANTE, con analisi critica a cura di Simona Di Bella.
Tecnica mista (acrilici, pastelli e sabbia pomice) su tela
F.to 80×80 cm
2023