
Squarciare la parete, superare la barriera di confine, varcare la soglia.
Anche uno strappo può nascondere la rivincita dell’arte, e dell’uomo.
Il percorso professionale di un uomo può essere costellato di lacerazioni, strappi, squarci, sfilacciamenti.
Le lacerazioni materiali ci comunicano uno stato di tormento, ma probabilmente sono in grado di sublimare il travaglio e di restituire la forza che è stata necessaria per operarle.
L’azione da cui nasce uno strappo è per forza di cose violenta, ma un artista che risponde al nome di Mimmo Rotella ci ha insegnato come a volte questo gesto riesca ad assumere una funzione omeopatica.
Uno strappo è catalizzatore di infrazioni generose, talvolta effimere, altre volte permanenti. Eppure uno squarcio è anche manipolazione materica dello spazio. Anzi, è apertura spaziale. Un varco temporale.
Cosa si nasconde dietro questa superficie? Ecco che il taglio della superficie, come per Lucio Fontana, diviene un tentativo per passare oltre.
In questo scenario si inserisce l’autoritratto “TAP” di Guarnera. L’opera rappresenta l’ingenuo tentativo dell’artista di attivare una certa interattività con l’osservatore, attraverso il semplice gesto del dito, come se la tela fosse uno schermo. Sintomo del sofferto dubbio, dell’inquieto vivere dell’uomo di oggi, prima che dell’artista.
Decentrato, il volto sfugge al baricentro dell’inquadratura, come un’identità che scivola ai margini del mondo. In quel lieve slittamento a sinistra si raccoglie il disagio dell’essere contemporaneo: fragile, disallineato. Lo sguardo segue una diagonale muta, dove l’inquietudine resta sospesa, trattenuta nella tela.
Questo dipinto è stato scelto per rappresentare l’artista alla collettiva Art Beyond Borders nel dicembre 2023 e inserito nel relativo catalogo della mostra, tenutasi presso l’UNAHOTELS Expo Fiera MI, per PassepArTout Unconventional Gallery.
Tecnica mista (acrilici, pastelli e foglia oro) su tela
f.to 80x80cm
2023
2024 – Tecnica mista su tela (acrilici, pastelli e foglia oro), f.to 80x80cm
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