Con The golden bag prosegue lo scavo nel quotidiano dell’autore, restituendo attraverso la pittura ciò che normalmente sfugge allo sguardo: il tempo sospeso dell’ordinario. L’opera, che unisce figurazione puntuale e stratificazioni materiche, racconta con apparente leggerezza una tensione profonda: quella tra il movimento del corpo e l’immobilità dell’attenzione, sequestrata da uno schermo.
La figura femminile, ritratta nel pieno di un passo e di un gesto ricorrente – controllare lo smartphone – attraversa un paesaggio indefinito, ma carico di energia pittorica. Il suolo si scompone in onde di blu, oro e lavanda, come se lo spazio reale fosse assorbito e riformulato dalla mente distratta della protagonista. Lo sfondo è campo emozionale, risonanza psicologica, flusso visivo.
Il dettaglio della borsa dorata agisce come fulcro concettuale e simbolico. Dorata non tanto per il materiale, ma per il suo valore metaforico: è un frammento di luce in un tempo opaco, un residuo d’identità in un mondo di distrazioni.
In equilibrio tra ironia sottile e malinconia urbana, The golden bag è un’istantanea esistenziale, resa con una pittura colta, controllata ma mai fredda. Un’opera che, come certa grande pittura moderna, ci mostra quanto possa essere eloquente il silenzio di un gesto qualunque.
Questa tavola è attualmente in mostra insieme alle opere “Fashion still” e “Mirror Vacuum O” al MIF – Museo dell’Imprenditoria Femminile di Muravera – fino al 12 ottobre 2025.
Tecnica mista (acrilici, pastelli, foglia oro e carta) su tavola
80x80cm
2024